Didattica linguistica integrata

Crediti e ore di laboratorio: 1 CFU / 10 ore

Programma / Contenuti del laboratorio: Didattica linguistica integrata - I modulo

Docente: Silvana Schiavi Fachin

Tutor di laboratorio: Laura Nicoloso

Il modulo è rivolto a un gruppo di insegnanti che scelgono di partecipare anche in vista di un’eventuale sperimentazione nelle loro classi nel corso dell’anno scolastico 2016/2017. Verrà analizzato preliminarmente il processo di acquisizione del linguaggio infantile delineando i prerequisiti necessari  ad un corretto avvio del processo di apprendimento della lettura e della scrittura in una lingua. Si affronteranno quindi gli aspetti di alfabetizzazione primaria, simultanea e secondaria e quindi quelli dell’alfabetizzazione bilingue friulano–italiano in chiave contrastiva.

Si procederà quindi ad un’analisi sistematica delle proposte contenute nei sei numeri di “Sghiribiç, sfueut didatic par imparâ a lei e a scrivi, "Scarabocchio, giornalino didattico per imparare a leggere e a scrivere"), Udine, Università degli Studi-Cattedra di Didattica delle Lingue Moderne, Edizioni KAPPA VU con le illustrazioni di Renato Calligaro. Il numero 0 e il n.1 sono stati finanziati dalla Commissione delle Comunità Europee; i numeri 2-3-4 sono stati co- finanziati dalla Commissione delle Comunità  e dalla Regione Friuli- Venezia Giulia ( L.R.15/96 ); il n.5 è stato finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia (L.R. 15/96).

Nel corso dei laboratori l’insegnante LAURA NICOLOSO illustrerà la sua esperienza nella conduzione del processo di alfabetizzazione in una scuola primaria del Friuli con l’uso del giornalino “Sghiribiç”. Offrirà inoltre una ricca gamma di proposte di espansione delle attività con puntuali riferimenti ai contenuti dei documenti europei ed in particolare alle indicazioni contenute nel “ Nivel Sojâr”.

Sarà  quindi puntualmente esaminata la struttura dei sei numeri  che presenta le seguenti sequenze:

N. 0, 1995: conte a fumuts: Tomâs e il crot - schedis pes mestris: Il vocalisim furlan – talian – glossari bilengâl - schedis  pai frutins : vocâl lungje o curte? Cjate la letare intrigôse. Tiritere des vocâls. Nozion di spazi: par insù/jù/ca/là. Glossari. Piturâ. Cemût fâ: Tomâs, Lisute, un crot, balon pal fumut.

N.1, 1996: conte a fumuts: Sù pe mont - schedis pes mestris: tescj regolatîfs - funzions: pandi plasê, displasê, pôre, volontât - dâ e ricevi: conseis, ordins, proponi/contâ/descrivi alc - mistîrs: cjaliâr, barbîr e v.i. - plantis: morâr, figâr, cocolâr e v.i. schedis pai frutins: nozion di spazi: percors, preposizions di lûc, tescj regolatîfs, glossari: mistîrs. Cemût fâ: un frut e un nono, un arbul, un stâli, balon pal fumut.

N.2, 1997: conte a fumuts: Tal ospedâl - schedis pes mestris: la letare ç in posizion iniziâl, mezane e finâl. Cemût fâ un telefon , cemût fâ une telefonade: lei par talian e voltâ par furlan, schedis pai frutins: un menù sielzi e ordenâ, silabâ, scrivi une cartuline, un critogram. Cemût fâ: Vasco, un poç, un riç, un çus, balon pal fumut.

N.3, 1997: conte a fumuts: Un ami speciâl - schedis pes mestris: averbis di lûc, cemût ringraziâ, i digrams cj e gj , cubiis minimis ( cjamp~çamp  ; cjoc ~çoc , tocj ~ toc ), schedis pai frutins: mandâ un fax, un messaç, notâ sul calendari, fâ un esperiment: misurâ licuits, la lungjece, la altece, pesâ, preparâ la cjarte d’identitât, cemût fâ: une frute, un marzian, une astronâf, balon pal fumut.

N.4, 2003: conte a fumuts: Si clame Felix ma jê no lu sa - schedis pai mestris: la sibilant sorde [ s ] e sonore [ z ], cubiis minimis (rose~rosse; pesut ~ pessut; muse ~ musse) la  semivocâl palatâl [ j ] in posizion iniziâl e mezane (joibe, jerbe, disjerbâ, cjalâju), la nasâl palatâl [   ] (gnot, gnoc, disegnut, pagnut), schedis pai frutins: al è timp di ploie: plovisine, scjas, borascjade, monson,ciclon, tifon, fâ un esperiment “il pluviometro”, fâ un grafic, scrivi "arcobaleno" e i colôrs dal arcobaleno par furlan, talian, inglês, todesc, sloven; lei la cjartine dal timp: in Friûl, in Italie, in Europe, une poesie di Amedeo Giacomini, glossari. Cemût fâ: une nâf spaziâl.

N.5, 2007: La storie de scriture: pitograms, ideograms, scriture cuneiforme, la rivoluzion alfabetiche,imprescj e materiâi par scrivi di une volte e di cumò, la stampe, la machine di scrivi, il computer, il telefonin. Propuestis di lavôr pai fruts: scrivi un invît informâl, scrivi une domande di informazions. Une poesie di Leo Zanier: Identitât. Pes mestris: scheme dal consonantisim furlan e il sisteme de grafie furlane, cemût fâ: preparâ lis cjartis e lis regulis dal zûc.

Suggerimenti per la costruzione di un sillabo:

  1. Analisi preliminare dei livelli di  competenza nelle L1 e L2 ( + LS ? ) del gruppo-classe.
  2. Analisi dei bisogni e dei desideri nel campo della produzione scritta (che cosa legge/desidera leggere; che cosa scrive/desidera ascrivere)  di ciascun/na allievo/a.
  3. Costruzione di un sillabo: a) dalla regola al testo o dal testo alla regola? b) gradazione e progressioni lineari o programmazione secondo (alcuni) tratti distintivi tra L1 e L2 ( cfr. Sghiribiç)?
  4. Attività di lettura e di riconoscimento/analisi degli aspetti caratterizzanti lo standard della lingua friulana.
  5. Scrittura delle varianti: tipologia.
  6. Produzione di testi: scambi personali; (ambito quotidiano/ privato) formali (ambito pubblico scuola, chiesa, mezzi di informazione: insegne, manifesti, indicazioni stradali, pubblicità, ecc; testi narrativi e testi specialistici (lingua della tecnica, delle scienze, ecc.), scrivere un giornalino, un diario, scrivere per la radio; scrivere per la rete: email, twit, scrivere un progetto, un CV, ecc.

Testi/Bibliografia

Halliday M.A. K.1992.Lingua parlata e lingua scritta. Firenze: la Nuova Italia.

Schiavi Fachin S.1995. Il ruolo della madre nello sviluppo del plurilinguismo infantile. In Plurilinguismo 2.Udine:Arti Grafiche Friulane,pp.55-64.

Simone R..1988. Maistock.Il linguaggio spiegato da una bambina.Firenze: La Nuova Italia.

F.Fabbro,1996, Il cervello bilingue,Roma: Astrolabio.

C.Hagège,1996, L'enfant aux deux langues, Paris: Editions Odile Jacob.

Altre indicazioni bibliografiche saranno fornite durante il corso.

Programma / Contenuti del laboratorio: Didattica linguistica integrata - II modulo

Docente: Silvana Schiavi Fachin

Tutor di laboratorio: Stefania Garlatti Costa

Si procederà dapprima all’analisi puntuale dei seguenti punti da sviluppare per la costruzione di un SILLABO per studenti adulti:

1) la somministrazione di un questionario per raccogliere dati circa il livello d’istruzione, il mestiere o la professione, le eventuali letture, le attività svolte nel tempo libero e la biografia linguistica di ciascun/a corsista;

2) un’analisi dei livelli di competenza orale e scritta di ciascun apprendente sia in italiano, sia in friulano tramite i descrittori contenuti nei documenti europei:

Consiglio D’Europa, 2002.Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento insegnamento valutazione. Firenze: La Nuova Italia-Oxford,pp.283.

Consei de Europe,  2004.Cuadri comun European di Riferiment pes lenghis: Aprendiment,Insegnament, valutazionUdin: Consorzi Universitari dal Friûl.pp.175 o“ 2e edizion:

3) scelta di una varietà di testi e di attività per esercitare le 4 abilità (ascoltare-parlare-leggere e scrivere) e per riconoscere o praticare una serie di discorsi e di testi scritti che siano appropriati alla loro funzione comunicativa: familiare/privata; pubblica/formale; tecnica/specialistica,ecc.

4) proposte e tecniche per esercitarsi individualmente o in gruppo, in classe o a casa.

Stefania Garlatti Costa procederà quindi alla presentazione del seguente corso:

GARLATTI-COSTA STEFANIA, MELCHIOR ROBERTA, 2004. Lenghe- Cors di furlan, Udin: Consorzi Universitari dal Friûl:

- libri dal student, pp.102

- vuide pal insegnant,pp.

- soluzions dai esercizis, pp.10

Introduzione alla modalità CLIL ( Content and Language Integrated Learning)

Breve profilo dell’esperienza CLIL in Europa e della sperimentazione nelle scuole superiori di secondo grado della Provincia di Udine. Si veda in particolare “ Campanale Nancy et alt. (a cura di)”La rete CLIL(Content and Language Integrated Learning) di Udine, in Schiavi Fachin,S. 2003. L’Educazione Plurilingue. Dalla ricerca di base alla pratica didattica. Udine: FORUM , da p.321 a p. 365.

L’organizzazione delle fasi:

  1. presentazione e discussione degli obiettivi del corso e della lezione;
  2. presentazione dell’argomento;
  3. presentazione di una sintesi e trasformazione del testo in appunti ( note taking/ cjapâ note);
  4. individuazione di parole chiave e loro definizione e origine ( cfr.il GDB TF);
  5. lettura consigliata dello stesso argomento in un’altra lingua secondo il principio: argomento nuovo nella lingua nota/ contignût che si cognos- lenghe gnove;
  6. lavoro di gruppo: 2 ( o più) insegnanti per la lingua e per la materia stabilendo: chi fa che cosa e quando: in compresenza? (co-teaching?) o in orario diverso?
  7. ripresa dei contenuti attraverso la formulazione di domande o la riformulazione dei concetti;
  8. organizzazione di un elenco delle strutture necessarie (microlingue) per capire/produrre i contenuti  della materia (storia, geografia, matematica, fisioca, chimica, medicina, elettronica, ecc.);
  9. attività esercitativa per fissare i concetti di base (nozioni) che costituiscono il cuore/cûr/focus dell’apprendimento della materia laddove vi è una perfetta integrazione di lingua e contenuto: definire; classificare; confrontare; descrivere sequenze temporali; descrivere processi, obiettivi e proprietà; formulare ipotesi; predire; prevedere; sviluppare, ecc.;
  10. obiettivi dell’attività del tradurre: tradurre dalla lingua nuova (meno nota) alla linfgua nota;
  11. la traduzione di canzoni, filastrocche, proverbi, modi di dire, pubblicità;
  12. prove di riassunto e di brevi relazioni di sintesi;
  13. organizzazione di lavori di gruppo per far esercitare gli/le allievi/e con l’insegnante che assume il ruolo del consigliere/facilitatore/mediatore;
  14. una tipologia di prove di verifica: dalla riorganizzazione di sequenze di frasi, al fill in the blanks, al cloze, al riassunto, a prove di traduzione, ecc.
  15. CLIE ( Content and Language Integrated Evaluation)

Attività di LABORATORIO

Per le prime due esercitazioni di laboratorio nella modalità CLIL “Content and Language Integrated Learning”  verranno proposti  i testi sull’ambiente dell’Unità n.5 dal titolo: "Un svilup sostignibil” e “Cemût che tu puedis judâ la racuelte separade dai refudons” e i testi dell’Unità n.13: “Medisine-Inzegnerie gjenetiche” e “La vite come informazion”.

Per il terzo Laboratorio CLIL  intendiamo scegliere dei testi più adeguati al grado di maturazione concettuale e di competenza linguistica di allievi più giovani(ultime clessi della primaria e/o della scuola secondaria di primo grado). Col consenso della curatriceBrugnoli, abbiamo visitato i siti: 

http://www.ragazzidelfiume.it/e e http://didapodcast.it/ragazzidelfiume/category/met-el-furlan-ta-sachete/ 

Scelto il testo (e-book) in italiano “La vita delle api” è stata fatta la traduzione in friulano. Si procederà quindi ad un’analisi  del lessico settoriale relativo alla vita delle api, alla loro anatomia, al ciclo della vitae alla produzione del miele, alla lettura e discussione del testo e alla presentazione di una lezione-tipo.

Testi/Bibliografia

COONAN C.M., (a cura di), 2008. CLIL e l’apprendimento delle lingue. Le sfide del nuovo ambiente di apprendimento.Venezia: Cafoscarina.

FOGAR P., 2008. CLIL for near-beginners: A way towards plurilingual education. Alpen-Adria Universitat, Klagenfurt, pp.199 + Appendix (I-XX).

FUSCO F., (a cura di), 2012. Educazione e sperimentazione plurilingue, Udine: FORUM Editrice Universitaria, pp.294.